Convegno "La violenza di genere come piaga globale"
Proposte e percorsi interculturali per battere maschilismo e razzismo
IMOLA - domenica 27 SETTEMBRE 2009
Ore 10-13 e 14,30-17
Palazzo Sersanti, piazza Giacomo Matteotti, 12
MATTINO
10.00-13.00 Saluti dell’Amministrazione Comunale di Imola
Donatella Mungo, Assessora Pari Opportunità
Introduzione Tiziana Dal Pra, Presidente Associazione Trama di Terre
Interventi
Mihai Mircea Butcovan, Scrittore
Stefano Ciccone, Ass. Maschile Plurale
Dounia Ettaib - DARI Associazione Donne Arabe d’Italia
Sumaya Abdel Qader, Portavoce forum delle donne musulmane in Europa
Barbara Spinelli, giurista, autrice di “Femminicidio”
Moderatore:Marco Deriu, sociologo Univ. di Parma, Ass. Maschile plurale
ORE 13,15 BUFFETpresso il Centro Interculturale delle Donne Trama di terre
POMERIGGIO 14.30-17.30
Elaborazione di proposte e piste di lavoro
Lavoro per gruppi con la conduzione di
Daniele Barbieri, giornalista, formatore
Monica Lanfranco, giornalista e formatrice, rivista Marea
Restituzione finale e conclusione
Durante il convegno saranno distribuiti gli attestati finali a coloro che hanno seguito il corso.L’ingresso è libero.
Per partecipare al convegno è necessario iscriversi stampando e spedendo il modulo di iscrizione allegato o il compulando il modulo on line
* * *
Il convegno VIOLENZA DI GENERE: UNA PIAGA GLOBALE rappresenta la tappa conclusiva del corso di formazione per giovani animatori sociali di associazioni e comunità finanziato dal Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, tenutosi a Bologna, Imola, Reggio Emilia e Rimini nei mesi di Giugno, Luglio e Settembre 2009.
Formatori e formatrici coinvolti:
Daniele Barbieri, giornalista, formatore
Tiziana Dal Pra, associazione Trama di Terre
Marco Deriu, sociologo, Università di Parma; Associazione Maschile Plurale.
Adel Jabbar, sociologo, Studio Res, Trento
Monica Lanfranco, giornalista e formatrice, rivista Marea
Igiaba Scego, scrittrice
Barbara Spinelli, giurista - Giuristi Democratici
Rappresentanti territoriali delle Case delle Donne per non subire Violenza
Il progetto ha cinvolto giovani uomini e donne di età compresa tra i 20 e i 35 anni, italiani e stranieri, interessati ad approfondire il tema della violenza di genere – in particolare contro le donne – nelle società contemporanee e ad impegnarsi attivamente ad un lavoro di diffusione di una nuova cultura della nonviolenza nelle relazioni tra i sessi ed in particolare nelle relazioni affettive, di coppia e famigliari.
Daniele Barbieri, giornalista, formatore
Tiziana Dal Pra, associazione Trama di Terre
Marco Deriu, sociologo, Università di Parma; Associazione Maschile Plurale.
Adel Jabbar, sociologo, Studio Res, Trento
Monica Lanfranco, giornalista e formatrice, rivista Marea
Igiaba Scego, scrittrice
Barbara Spinelli, giurista - Giuristi Democratici
Rappresentanti territoriali delle Case delle Donne per non subire Violenza
Il progetto ha cinvolto giovani uomini e donne di età compresa tra i 20 e i 35 anni, italiani e stranieri, interessati ad approfondire il tema della violenza di genere – in particolare contro le donne – nelle società contemporanee e ad impegnarsi attivamente ad un lavoro di diffusione di una nuova cultura della nonviolenza nelle relazioni tra i sessi ed in particolare nelle relazioni affettive, di coppia e famigliari.
Lo scopo del corso è stato promuovere un lavoro di formazione e preparazione in cui i giovani uomini e donne sono considerati anzitutto una risorsa per l’educazione tra i pari e per la diffusione di una cultura nonviolenta tra i gruppi, le associazioni e le diverse realtà giovanili.
Il progetto è partito dalla consapevolezza che la piaga della violenza – fondamentalmente maschile - contro le donne e contro gli omosessuali è un fatto presente in misura minore e maggiore in tutte le società e in tutte le culture e dunque va affrontato innanzitutto come una “problematica transculturale”. Questo significa rintracciare le comuni origini culturali patriarcali di questa violenza e riconoscere le radici di misoginia o di omofobia presenti a diverso titolo nelle differenti società e tradizioni culturali. L’impostazione interculturale può servire sia per mettere in luce e riconoscere le concezioni e le pratiche violente presenti nelle diverse tradizioni e comunità, sia per rintracciare nelle diverse culture quegli elementi e quei modelli sociali e generazionali positivi che possono aiutare a contrastare le mentalità e le dinamiche della violenza e supportare invece la costruzione o ricostruzione di un clima di valorizzazione delle differenze sessuali, culturali, intergenerazionali.
Attività e temi trattati:
La complessità e l’articolazione della violenza di genere in tutte le sue componenti (fisica, psicologica, sessuale, economica, strutturale) e direzioni (verso donne, uomini, bambini, omosessuali, transgender, orizzontale e fra pari, verticale, famigliare e intergenerazionale).
I modelli di genere tradizionali e la violenza degli stereotipi
L’uso del linguaggio sessuato come abilità contro la violenza verbale
Rappresentazioni e concezioni delle relazioni di coppia e famigliari nelle diverse culture
Le relazioni uomo donna nelle diverse tradizioni religiose: ricchezze, risorse, rigidità, stereotipi, ambivalenze
L’intreccio tra patriarcato e fondamentalismo religioso
Il gioco degli specchi stereotipi, pregiudizi, fraintendimenti nel confronto interculturale
Tv, cinema, letteratura, pubblicità e rappresentazioni sociali: modelli negativi e positivi
La democrazia degli affetti: le trasformazioni delle relazioni tra i sessi nelle società contemporanee
Coppie e famiglie miste: ricchezze e difficoltà
Famiglie arcobaleno: la necessità di guardare oltre l’eterosessualità
La complessità e l’articolazione della violenza di genere in tutte le sue componenti (fisica, psicologica, sessuale, economica, strutturale) e direzioni (verso donne, uomini, bambini, omosessuali, transgender, orizzontale e fra pari, verticale, famigliare e intergenerazionale).
I modelli di genere tradizionali e la violenza degli stereotipi
L’uso del linguaggio sessuato come abilità contro la violenza verbale
Rappresentazioni e concezioni delle relazioni di coppia e famigliari nelle diverse culture
Le relazioni uomo donna nelle diverse tradizioni religiose: ricchezze, risorse, rigidità, stereotipi, ambivalenze
L’intreccio tra patriarcato e fondamentalismo religioso
Il gioco degli specchi stereotipi, pregiudizi, fraintendimenti nel confronto interculturale
Tv, cinema, letteratura, pubblicità e rappresentazioni sociali: modelli negativi e positivi
La democrazia degli affetti: le trasformazioni delle relazioni tra i sessi nelle società contemporanee
Coppie e famiglie miste: ricchezze e difficoltà
Famiglie arcobaleno: la necessità di guardare oltre l’eterosessualità
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