FEMMINICIDIO

lunedì 19 ottobre 2009

Femminicidi di casa nostra. A Potenza, ricordando Grazia.

Femminicidi di casa nostra. A Potenza ricordando Grazia, studentessa.

di Michele Fumagallo
Il Manifesto, 17.10.2009

La giovane, 18 anni, fu uccisa da un amico il 27 aprile scorso a Tito. Un incontro in suo nome oggi nel capoluogo lucano.
Il suo omicidio e la tragedia che colpì, subito dopo, il suo assassino, sono stati per alcuni giorni al centro delle cronache nazionali e, ovviamente, locali. Poi, è ritornato il silenzio, lo stesso silenzio che aveva avvolto gli ultimi attimi della vita di Grazia Gioviale, 18 anni, studentessa di Potenza. Grazia è stata uccisa da Bruno Condelli (32 anni) il 27 aprile tra le 17 e le 18 in un palazzo in pieno centro a Tito, paese alle porte di Potenza.
Le inchieste degli inquirenti hanno fotografato una ragazza che si è difesa con tutte le sue forze dagli assalti del suo aggressore (un amico) che l'ha inseguita e colpita ripetutamente con un forchettone da cucina, con un cacciavite, fino a lasciarla esanime a terra.
Nessuno nel palazzo ha fatto qualcosa per la ragazza nonostante le sue grida di aiuto che non potevano non essere ascoltate da nessuno.
Il suo assassino è scappato per il raccordo autostradale in direzione Roma, poi ha chiamato col cellulare il padre e un amico che era già in compagnia dei carabinieri a Tito. A nulla sono valsi gli inviti a tornare e a costituirsi. Ha ripreso la fuga, ma all'altezza di Frosinone tampona un tir, esce dalla macchina illeso, l'autista del tir vuole prestargli soccorso ma continua a scappare fin quando viene investito sulla strada prima da una macchina, poi da una bisarca e muore.
Ora, su questo ennesimo omicidio di donne, che passa in fondo senza lasciare tracce in una società troppo impregnata di valori maschili, alcune delle donne più impegnate, sia in campo nazionale che locale, sul fronte della lotta contro il "femminicidio" («ogni pratica personale o sociale violenta fisicamente o psicologicamente, che attenta alla integrità o alla vita, allo sviluppo psico-fisico e alla libertà della donna» scrive Barbara Spinelli), si vedono a Potenza, questa mattina al Teatro Stabile, per un convegno ("Mia per sempre") che vuol essere non solo un omaggio a una ragazza così barbaramente assassinata, ma focalizzare l'attenzione sulla violenza che si perpetua contro le donne in località del sud interno ritenute a torto più vivibili.
Racconta Graziella Salvatore che ha promosso l'incontro: «L'omicidio è la prima causa di morte delle donne in Europa e nel mondo eppure ancora non si è concordi nel riconoscere il femminicidio come un crimine contro l'umanità. Una società che non è in grado di difendere la donna, la sua integrità, la sua dignità, è destinata all'autodistruzione. E invece questa strage viene perpetrata goccia a goccia, all'incirca una donna morta ammazzata ogni due giorni, quasi sempre per mano di uomini che hanno fatto parte della sua vita: ex fidanzati, ex mariti, ex amanti, amici. E poi ci sono le aggressioni, gli stupri, le molestie, i maltrattamenti».
«Parlare di femminicidio - continua Graziella Salvatore - implica guardare in faccia la realtà, e chiamare le cose con il proprio nome, ponendo l'attenzione non sul carnefice e sui suoi problemi, ma sulla vittima, che è sempre la donna. La morte di Grazia dimostra ancora una volta che il femminicidio è un fenomeno trasversale che ha radici profonde e che interessa tutte le comunità, nessuna esclusa: anche una comunità idealisticamente ritenuta di "sani principi" come quella lucana». E così, la giurista Barbara Spinelli (associazione giuristi democratici), lo storico Angelo D'Orsi, la filosofa Monica Toraldo Di Francia, la psicoterapeuta Luciana Iosca, l'antropologo Paolo Augusto Masullo, la giornalista Rai Federica Sciarelli, lo psichiatra Mauro Maldonato, la sociologa Giuseppina Cersosimo, il magistrato Laura Triassi, e tanti altri proveranno a far uscire dal privato fatti squisitamente sociali che parlano non solo della difesa dell'integrità femminile ma dei requisiti fondamentali per denominare una democrazia autentica.

1 commento:

Barbara Spinelli ha detto...

Vedi anche:
http://femminicidio.blogspot.com/2010/04/in-ricordo-di-grazia-gioviale-vittima.html