FEMMINICIDIO

mercoledì 23 settembre 2009

Interrogazione parlamentare contro la violenza sulle donne

Accolgo con favore l'interrogazione parlamentare, perchè è opportuno evidenziare le contraddizioni nella forma e nella sostanza delle politiche adottate da questo Governo in materia di violenza sulle donne.
Aggiungerei anche il rimando alle severe Raccomandazioni inidirizzate all'Italia dal Comitato per l'applicazione della CEDAW (Convenzione per l'eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna), ed in maniera particolare alla n. 12 con cui:
" Il Comitato si rammarica per lo scarso coinvolgimento delle ONG"
ed alla n. 38 con cui:
" Il Comitato richiede allo Stato membro di assicurare un’ampia partecipazione di tutti i ministeri ed enti pubblici nella fase preparatoria del suo prossimo rapporto, e di consultare le ONG".
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L’on. Susanna Cenni del Pd e altre deputate Pd hanno presentato nella seduta della camera del 17 settembre una interrogazione parlamentare (3-00662) a risposta orale "al Ministro per le pari opportunità, al Ministro degli affari esteri" in merito allo svolgimento della conferenza internazionale contro la violenza sulle donne (Roma 9-10 settmbre).
Nell’interrogazione si premette che "nel mondo e nel nostro Paese numerose associazioni e centri anti-violenza sono impegnati, quotidianamente ed attivamente, contro la violenza su donne e minori ed a sostegno delle donne che hanno subito violenza, prevalentemente con le proprie risorse e attraverso centinaia di volontarie; tali esperienze rappresentano una straordinaria risorsa per il paese nella battaglia contro la violenza sessuale". si ricorda poi che " si sono moltiplicate in questi giorni le proteste di numerose associazioni del settore, di carattere nazionale e presenti in maniera capillare sul territorio italiano, che hanno accusato i promotori di non essere stati invitati alla «Conferenza internazionale sulla violenza contro le donne»; va citata, in merito, la dura presa di posizione dell’Udi (Unione Donne in Italia) un’associazione fondata nel 1945 e che ha portato avanti, nel corso degli anni, una serie di battaglie a sostegno dei diritti e della tutela dell’universo femminile. ...Secondo quanto si apprende da organi di informazione «l’Unione Donne in Italia non è stata ammessa, nonostante la richiesta di accredito, alla Conferenza Internazionale sulla Violenza Contro le Donne». «Questa gravissima e non casuale esclusione - hanno commentato a mezzo stampa i rappresentanti dell’associazione - è il frutto di una mirata manovra politica, tendente a delegittimare e nascondere agli occhi dell’opinione pubblica, soprattutto femminile, l’azione di quelle forze politiche extrapartitiche che, come Udi, sono presenti e attive sul territorio nazionale»" Inoltre: "l’Associazione Nazionale D.i.Re contro la violenza (Donne in Rete contro la violenza) Onlus attiva fin dall’anno 1993 in difesa ed estensione dei diritti delle donne, presente in oltre 50 Centri Anti-violenza sul territorio nazionale, ha reso noto di non essere stata invitata alla Conferenza internazionale sopracitata. Una esclusione, hanno rimarcato sia i responsabili dell’associazione a livello nazionale sia molti responsabili dei centri anti-violenza locali, effettuata nonostante D.i.Re abbia interagito con il Dicastero per le pari opportunità consegnando al Ministro Carfagna «l’elaborato per un Piano Nazionale contro la violenza alle donne»."
Con l’interrogazione si vuole sapere "quali siano le reali motivazioni che hanno portato all’esclusione dalla «Conferenza internazionale sulla violenza contro le donne» delle associazioni sopracitate e se intenda verificare se anche altre associazioni siano state coinvolte da questa esclusione; quali iniziative intenda intraprendere affinché venga esplicitata pubblicamente la motivazione di tale esclusione, dalla Conferenza sopracitata che avrebbe dovuto, al contrario, valorizzare l’esperienza di tutte le componenti associazionistiche e sociali impegnate da anni a difesa dell’universo femminile. "
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